Open air: la scuola che respira

Ultimi giorni di scuola e voglia di libertà, anche dalle convenzioni e dalle regole che ci hanno condizionato tutto l'anno. 

La nostra scelta è di trascorrere il fine anno scolastico quanto più possibile all'aperto, sfruttando il cortile e l'orto.

Ogni insegnante ha programmato lezioni differenti che ruotavano attorno a questo nostro ambiente, favorevole e naturale, che ci ha impegnati anche con lavori manuali, in preparazione del compito estivo della cura dell'orto.

In italiano si è lavorato descrivendo il nostro orto attuale e l'orto della nostra fantasia, quello che vorremmo avere. 

In arte abbiamo realizzato disegni dal vivo dell'orto e di qualsiasi scorcio incontrasse i nostri occhi, in base alle posizioni da noi scelte, per cui da seduti, da sdraiati, in alto o in basso.

In geometria sono state fatte le seguenti attività:
- riconoscimento e denominazione di figure del piano e dello spazio;
- realizzazione della piantina dell'orto
- stima e misurazione di aiuole e orto
-calcolo perimetri
-compilazione della patente dell'ortolano con un quiz matematico-scientifico.

In inglese, dalla classe terza alla quinta, abbiamo affrontato un clil (cioè un content and language integreted learning che è un approccio metodologico rivolto all'apprendimento integrato di competenze linguistiche e disciplinari in lingua straniera). Il clil è stato proposto sulle abitudini degli Egizi in merito al Nilo, all'agricoltura, ai prodotti più diffusi non solo edibili, ma anche utili per preparare medicine o "pozioni magiche" per incantesimi gestiti dai maghi del tempo.

In scienze i bambini hanno scoperto i cinque sensi e gli esseri viventi esplorando l'orto e i suoi abitanti. Si sono divertiti nel mettere le mani dentro la terra per sentire se era morbida o dura, per capire se era umida, oppure asciutta. Inoltre, abbiamo fatto diverse osservazioni sul sole e la sua influenza sulle piante con luce e calore.