Metodo Feuerstein, apprendimento attivo e motivato

"L'unica cosa che dura nel tempo è la legge della fattoria:
occorre preparare il terreno, metterci il seme, coltivarlo, annaffiarlo, poi,
gradualmente, curarne la crescita e lo sviluppo, fino alla piena maturità...
non c'è un sistema più veloce."
(Stephen Covey)


Il video è l’esempio che testimonia la potenza del Metodo Feuerstein che, sebbene presentato sulla carta, permette di spiccare il volo e andare oltre il qui ed ora, oltre il compito prescritto, invadendo la nostra realtà quotidiana (trascendenza), supportando il processo naturale di interiorizzazione ed apprendimento delle persone.
I nostri ragazzi, al terzo anno di lavoro, hanno saputo farlo, con molta naturalezza e propositività. Lo strumento ORIENTAMENTO SPAZIALE BASIC permette di consolidare l’orientamento spaziale dell’alunno, ma anche di oggetti in relazione ad altri oggetti conosciuti nell’ambiente dell’alunno stesso. L’idea è nata dai bambini di trasferire nella realtà spaziale che ci circonda le forme da individuare provando a descrivere la loro localizzazione nello spazio (attività sempre svolta attraverso schede). Tale strumento permette di apprendere un vocabolario per l’orientamento nello spazio e la possibilità di utilizzo del contenuto spaziale/linguistico in modo consolidato e consistente. Le pagine presentano scenari famigliari gradualmente complessi con l’aggiunta di dettagli visivi. I vocaboli su/giù, dentro/fuori, sopra/sinistra, vicino/lontano, tra (con l’aggiunta dei punti cardinali Nord, Sud, Ovest, Est)… L’alunno apprende, attraverso direttive verbali che crescono in complessità, a descrivere sistematicamente utilizzando la scena globale raffigurata nella scheda, a cercare gli oggetti o le forme e riuscire a identificarli tra due o più oggetti. In questa sperimentazione, gli alunni sono riusciti a trasferire concetti bidimensionali (a due dimensioni) alla tridimensionalità della realtà che ci circonda, con l’aggiunta di una dimensione: la profondità. Questo lavoro è stato impregnato di alta motivazione, capacità di pianificazione ed organizzazione, autostima, sviluppo di modalità diverse per apprendere, capacità di problem solving; inoltre, ha prodotto motivazione intrinseca al compito, ha trasformato gli alunni in protagonisti, generatori attivi di informazioni stimolando un apprendimento significativo, intenzionale, costruttivo e collaborativo. Loro stessi hanno riportato che volevano provare a passare da una situazione “finta”, statica come è quella presentata su una pagina, ad una situazione “dal vivo”, reale e in movimento con il piacere provato nel generare istruzioni corrette per i compagni e nel vederli pure identificare le forme.

La nostra testimonianza conferma che se leggo…ricordo, se vedo…capisco, ma se PROVO….IMPARO!