Un anno scolastico veramente particolare questo 2019/20 che non ha però limitato la voglia di bambini e insegnanti di crescere insieme e di dialogare sui grandi saperi del mondo. Dopo il progetto plastic free che continua a coinvolgere l'azione quotidiana della scuola, quest'anno scolastico più che mai virtuale ha fatto ricadere la scelta sulla comunicazione non ostile, progetto conclusivo delle ultime lezioni in videoconferenza.
Il progetto, strutturato come una "piazza virtuale" ha sfruttato una modalità di condivisione a classi aperte già utilizzata più volte durante gli incontri in presenza. E' solo cambiato il "luogo" di incontro e di conseguenza la modalità di comunicazione.
Il nostro "fare piazza" quando siamo fisicamente insieme. |
Dopo settimane di lavoro a classi singole è stato bello ritrovarsi in videoconferenza tutti insieme e non ci siamo fatti mancare un momento di condivisione libera su cosa voglia dire essere a scuola, ormai non più legata solo ad un luogo fisico ma soprattutto ad un modo e alla volontà di stare con gli altri.
Riflessioni al termine dell'esperienza della didattica a distanza |
Partendo da queste riflessioni abbiamo notato come, mancando la dimensione fisica della relazione abbiamo dato molta più importanza alle parole e alle modalità comunicative soprattutto della rete. Abbiamo capito che alla base del comunicare c'è sempre un'intenzione: se le nostre intenzioni sono buone anche la comunicazione ne riceverà beneficio e sarà aperta, conciliante e non giudicante. Abbiamo poi notato che non solo la parola, ma anche l'assenza di parola, cioè il silenzio può avere un ruolo fondamentale nella comunicazione!
Abbiamo allora puntato l'attenzione sulle parole e grazie ai ritagli dei titoli di riviste di questo periodo siamo andati a caccia di "parole gentili" cioè di parole che favoriscono una buona comunicazione e quindi un buon rapporto tra le persone.
Parole gentili |
Per contro, siamo andati poi a caccia di modalità di comunicazione e di parole ostili facendoci aiutare da un cartone animato realizzato dall'associazione Parole O_stili che ci ha colpito molto:
Riflessioni che si sono intrecciate con le precedenti facendoci giungere ad una considerazione importante e di ampio respiro su dove risieda la forza delle persone che comunicano:
Abbiamo poi notato che il video utilizza la rima come modalità per rendere accattivante la comunicazione e far passare al meglio il messaggio.
Per compito siamo quindi andati a caccia di rime nel video per poi rifletterci su e utilizzarle per crearne delle nostre che abbiamo composto in questa breve poesia:
Le parole danno forma al pensiero
e se pronunci quelle giuste
ti senti più leggero.
Prima di parlare, pensa due volte,
se rifletti bene
avrai buona sorte.
Ben educato con le persone
non farai la figura del cattivone.
E se per caso cadi in errore,
non usare parole pesanti
che fanno sembrare solo arroganti,
contro un cuscino, prova a sfogarti!
Sai le parole sono un ponte,
vitali e limpide come l'acqua di fonte.
Le persone si devono rispettare
e nelle offese
imparare a perdonare.
A conclusione del percorso anche noi abbiamo sottoscritto il manifesto della comunicazione non ostile, un nuovo impegno a lungo termine nel percorso di crescita di tutta la comunità scolastica delle scuole di Sirta!
Il manifesto della comunicazione non ostile che abbiamo sottoscritto come scuola |