Noi, bambini tra due fiumi: la forza dell'acqua, la forza nostra.

"Gentilissima Secam, lo sapete chi siamo? Beh non potete saperlo, siamo dei bambini, ma non bambini qualunque, bambini che pensano ad un mondo migliore. Siamo alunni dalla prima alla quinta di una piccola scuola primaria di Forcola denominata “Scuole Sirta”.

 
Siamo pochi e lavoriamo spesso insieme, il nostro motto è "L’unione fa la forza"!Sapete perché partecipiamo? Perché vogliamo far conoscere quanto per noi è importante l’acqua e le azioni utili ad una migliore gestione. Siamo molto legati all'acqua, perché la nostra scuola è circondata dal fiume Fabiolo e dal fiume Adda dal quale abbiamo ereditato il colore della del logo Scuole di Sirta. 

Inoltre, questa “S” richiama il fiume con le sue anse che scorre imponente ed inesorabile scandendo le nostre giornate."

Iniziava così la nostra lettera di presentazione del prodotto preparato per il concorso "Risparmiacquando s'impara" e continuava dicendo che l'idea è nata attorno alla preparazione del TG TARGET WATER realizzato da alieni che osservano e monitorano la Terra e gli esseri umani intrappolati in un problema planetario di gestione dell'acqua. 

I bambini hanno fatto emergere un forte interesse nella preparazione del telegiornale alieno, perché, con parole a misura di bambino, si sono sentiti in grado di fare un discorso da adulti per gestire in modo sostenibile la risorsa più importante del nostro amato pianeta.

Sono emersi spontaneamente temi di amorevolezza, gentilezza, rispetto verso la nostra Madre Terra e l'obiettivo di salvaguardare e proteggere il bene più prezioso, l’ORO BLU.

Di fatto non abbiamo vinto, non ci siamo qualificati su nessun podio, ma pur non avendo realizzato una vincita formale e visibile, ci sentiamo tutti vincitori, semplicemente per essere riusciti a dar forma ad un percorso così articolato in un periodo così infausto.La chiusura della scuola nel mese di marzo, oltre alla difficoltà di lavorare in gruppo dovendo osservare restrizioni di sicurezza, hanno messo a dura prova i nostri ragazzi a livello operativo, ma non si sono affatto spente l'originalità e le strategie alternative individuate dai bambini.

Sì, i nostri bambini hanno vinto le paure, la timidezza, il blocco creativo, la fatica di recitare mascherati, le scene rifatte più volte, la memoria vacillante.Pure noi insegnanti abbiamo vinto, anche solo per il fatto di aver combattuto nuove sfide, senza farci abbattere dalle avversità che si sono poste in questo percorso. Abbiamo vinto tutti perché ci siamo ritrovati, riscoperti con gli alunni veterani e scoperti con i nuovi. Siamo consapevoli che la voce dei bambini sia necessaria, oggi più che mai, perché loro saranno gli adulti del futuro e meritano tutto il rispetto di prendere parte a riflessioni di un certo calibro. I bambini non sono poca cosa, i bambini sono OLTRE, e voi ragazzi lo siete stati talmente tanto da renderci orgogliose del vostro interessante servizio giornalistico. Complimenti!!!